Quando due esperienze musicali si incontrano e decidono di mettersi insieme, inizia una sfida che non è sempre facile e non sempre produce i risultati attesi. I Giumara & The Pinknoise, invece, al momento la sfida l’hanno vinta e con ottimi risultati, che è possibile misurare ascoltando il loro primo album. Si intitola “Senza Rumore” ed è uscito il 27 aprile per l’etichetta Alka Record Label. Nove tracce intense compongono un disco che potrebbe rientrare in diversi generi e contaminazioni e che non si racchiude facilmente in poche parole o in semplici giri di parole. Complessi e genuini fino al midollo, con una giusta scarica di elettronica (e non solo), come un piccolo lampo di genio che potrebbe scaturire in un pomeriggio primaverile.

Ottima la vocalità e le melodie, di certo non vetuste o monotone, non classiche e nemmeno modernissime, quasi come impercettibili a tratti, ma con una buona sostanza musicale ed un’ottima pasta. “Senza Rumore” scorre velocemente ma questo non è necessario per limitarsi ad un semplice o superficiale ascolto. I Giumara & The Pinknoise (che abbiamo ospitato nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play”, nella nostra web radio) devono essere approfonditi e studiati, capiti e digeriti, difficile fare altrimenti perché tutto potrebbe ridursi ad un semplice “già sentito” (e non è di certo il loro caso).

Tra i pezzi più belli del disco ritroviamo di certo Amore civile, un brano di pregevole fattura, pensato ed ideato nel migliore dei modi, che apre le porte ad un nuovo cantautorato che siamo felicissimi di accogliere. In questo album i temi trattati sono spesso drammatici, l’atmosfera talvolta è scura, amara, viscerale ma non sprofonda mai, riparte subito, si accende grazie agli arrangiamenti e alle sperimentazioni di questi bravissimi musicisti.

In conclusione il disco dei Giumara & The Pinknoise è una buona scoperta, che sicuramente porterà qualcosa di nuovo e di utile negli ascolti di chi cerca qualcosa di nuovo e di poco sentito in giro. Perché proporre un semplice cantautorato o di una pop song sarebbe troppo riduttivo oggi come oggi e “Senza Rumore” ce lo insegna alla grande. Ottimo disco, da non perdere assolutamente.

Heisenberg -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Senza rumore”