Finalmente l’Italia può vantarsi di una condotta positiva dal punto di vista dell’energia rinnovabile: il nostro Paese, secondo un’indagine condotta dall’ISPRA, è tra i più virtuosi in fatto di produzione energetica low carbon, davanti anche a Germania e Regno Unito. Nonostante l’aumento dei consumi elettrici, con un incremento sensibile dal 2014, anno esemplare, considerando che oltre il 40% del fabbisogno elettrico fu coperto con fonti rinnovabili, nel 2017 l’Italia ha dato buoni risultati nell’incremento dell’energia a basso impatto ambientale. L’Italia è infatti al secondo posto. Davanti a noi soltanto la Svezia.

“Fattori di emissione atmosferica di gas a effetto serra nel settore elettrico nazionale e nei principali Paesi Europei”, questo il nome del documento dell’Ispra presentato a Roma, analizza i principali parchi elettrici dell’Unione Europea, verificandone il mix adoperato per la produzione, la quantità di emissioni nocive e l’effettiva efficienza nella copertura. L’Italia manifesta una bassa produzione di CO2 sprigionata nell’atmosfera, un risultato che fa ben sperare.

In una nota stampa dell’Ispra si legge: “Le nazioni con cui ci siamo confrontati sono Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Polonia e Svezia che, insieme all’Italia, rappresentavano nel 2010 il 75% della produzione elettrica lorda e quasi il 70% delle emissioni da produzione elettrica dei 28 Stati membri dell’Unione Europea”.

Anche sul piano del gas naturale l’Italia si presenta molto bene al tavolo dell’Unione Europea, con una produzione pari al 47,4%, bilanciata da un minor impiego di combustibili solidi come il carbone, che si fermano all’11%.

Redazione -ilmegafono.org