Prendete il graffio rock di stampo internazionale, aggiungeteci il timbro e l’energia del migliore rock italiano anni ‘80-‘90. Quindi unite i tratti propri del cantautorato di qualità e delle sue ballate. Il risultato è la musica degli Ego59, band emiliana nata nel 2015 che ha saputo fondere le esperienze di musicisti dal know-how molto eterogeneo. Come eterogeneo (e bellissimo) è il loro primo album, intitolato “Chi sei”, prodotto e promosso da (R)esisto distribuzione.

Dieci tracce che catturano l’ascoltatore, conducendolo in un andirivieni di ritmi e atmosfere, mai identiche, sempre avvincenti e poggiate su arrangiamenti ricercati, solidi, di ottima fattura. I contenuti delle tracce sono ben orchestrati, la scrittura denota una certa maturità e tocca temi diversi, da quelli più sociali ad altri più introspettivi.

La profondità della voce di Riccardo, frontman del gruppo (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play” nella nostra web radio), accompagna egregiamente una linea melodica che varia dal rock di Sto bene qui, che apre in modo travolgente l’album, all’hard-rock, al blues, al funky, fino alle ballate cantautorali come Tornerai o La notte che verrà (che è una carezza con la quale si chiude il disco). Un miscuglio ben assortito di suoni, influenze, sfumature, atmosfere che regalano all’album una invidiabile dinamicità.

Gli Ego59 danno l’impressione di essere una band che ha fatto molta gavetta e calcato molti palchi e che, a questo disco, ha lavorato tanto e con la giusta umiltà, ma anche con la consapevolezza di avere qualcosa da dire. C’è tanta roba dentro ogni brano, sia musicalmente che nei contenuti. E nonostante il genere sia abbastanza affollato e battuto, nel loro rock c’è quel tocco di originalità, di personalità che convince e spazza via il consueto rischio del “già sentito”.

Gli Ego59 dunque battono il loro primo colpo con un album convincente, di quelli belli da ascoltare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Un ottimo prodotto da custodire e mettere nello scaffale dei dischi migliori. Un album che ti fa venire voglia di consumarlo fino all’usura, nell’attesa di un secondo. Un’attesa fiduciosa, perché questi ragazzi danno l’idea di saperci fare e di sapere quel che vogliono.

Heisenberg -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Chi sei”