Il problema della plastica è un tema ormai all’ordine del giorno, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento dei mari. È diventata una piaga che si sta cercando di combattere adottando misure sempre più restrittive. Un primo passo per salvaguardare le nostre acque è sicuramente la riduzione dell’uso della plastica nelle spiagge. A tal proposito, sono tante le iniziative e le proposte avanzate dalle associazioni ambientaliste ai Comuni per rendere i loro litorali posti più vivibili e meno inquinati.

Tra le varie proposte spicca quella adottata nelle isole di Lampedusa e Linosa, dove un’ordinanza sindacale ha stabilito il divieto di vendita e utilizzo di stoviglie, bicchieri e posate monouso non biodegradabili, che entrerà in vigore il 31 agosto. “Abbiamo deciso di adottare questo provvedimento per diversi motivi – dichiara Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa -. Ci sono disposizioni comunitarie in questa direzione e soprattutto c’è la necessità di facilitare la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti, e di limitare l’inquinamento da plastiche del nostro mare, che sta avendo pesanti ripercussioni anche sulla fauna marina e di conseguenza sulle attività legate alla pesca”.

Ma le due isole non sono le uniche a dire basta a questo materiale. Anche Avola e Noto, in provincia di Siracusa, dicono stop alla distribuzione al pubblico di posate, piatti, cannucce, bicchieri, sacchetti e contenitori monouso che non siano biodegradabili. Al momento l’ordinanza, che anche in questo caso partirà da agosto, impone l’utilizzo di oggetti in plastica compostabili in caso di feste pubbliche e sagre. Ma da gennaio 2019, sarà valida anche per le attività commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande.

“Abbiamo deciso di dire basta all’uso della plastica monouso – ha dichiarato a Repubblica, Corrado Bonfanti, sindaco di Noto – per difendere l’ambiente e il nostro mare proprio all’indomani dei risultati della analisi di Goletta Verde sullo stato di salute del mar Mediterraneo. Per queste politiche di strategie turistiche e ambientali non esistono confini politici, ecco perché con Luca Cannata, sindaco di Avola, abbiamo deciso di adottare insieme e contemporaneamente questa ordinanza. Siamo i primi comuni su terraferma ad adottarla per difendere il golfo di Noto”.

La situazione attuale vede i nostri mari pieni di spazzatura. Si parla dei cosiddetti “marine litter”, ovvero quei rifiuti che galleggiano in mare, che sono per la stragrande maggioranza di plastica. Rappresenta, dunque, un grave problema ambientale che deve essere affrontato con le giuste misure, che rivoluzioneranno un po’ le nostre abitudini, ma allo stesso tempo ci permetteranno di rispettare maggiormente l’ambiente e migliorare la qualità della vita.

Veronica Nicotra -ilmegafono.org