Le aziende italiane e internazionali sembrano finalmente aver preso coscienza dell’importanza rivestita dalla sostenibilità, declinata in tutti i suoi aspetti, nell’ambito della produzione, sia materiale che creativa. Il punto d’incontro ideale tra il profitto e la sostenibilità è l’innovazione, intesa come sviluppo delle nuove tecnologie, capaci di una progettualità ad ampio raggio e a lungo termine. È su questa linea di pensiero che si sviluppa “Open Innovability”, una piattaforma di crowdsourcing e condivisione progettata da Enel, leader italiano nel settore energia.

La community, pensata per imprenditori, aziende, startup, associazioni e singoli cittadini, raccoglierà idee e progetti innovativi per creare soluzioni sostenibili per un futuro a misura d’ambiente. Il progetto nasce sotto l’egida di Open Power, la filosofia aziendale con la quale Enel sta ampliando le sue prospettive verso una maggiore apertura energetica, finalizzata al coinvolgimento di più cittadini e allo sviluppo di nuove tecnologie. Enel sta cercando così di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la costruzione di una rete al passo con l’innovazione, un tessuto nel quale possano essere condivisi idee e progetti rivolti al futuro.

«Open Innovability è la porta aperta digitale dell’innovazione sostenibile di Enel, aperta ai colleghi e all’esterno: chiunque può proporre idee o progetti per rispondere a challenge importanti per il futuro di Enel», chiarisce Ernesto Ciorra, che dirige il progetto, evidenziando il carattere aperto e fortemente coinvolgente della piattaforma. «Il bello dell’innovazione – continua Ciorra – è che può arrivare da chiunque. Le challenge che lanciamo non sono solo tecnologiche, ma anche di carattere sociale, ambientale, di sviluppo economico, per creare valore nelle comunità in cui operiamo». Un progetto, insomma, a tutto tondo, capace di portare benefici a tutti i comparti della produttività e socialità umana.

Le challenge proposte da Enel attraverso “Open Innovability” rispondono a esigenze di sostenibilità e di business, alcune delle quali descritte anche nell’Agenda 2030 dell’Onu (tra queste “Water is a way to fuel development” e “Education is a global right”). Uno dei punti da sviluppare grazie al progetto è di sicuro quello legato all’economia circolare, un punto di vista che molte aziende stanno adottando per incrementare le proprie politiche interne, affiancato dalle singole iniziative pensate dai cittadini. Non solo aziende e attori del settore innovazione, dunque, ma anche creatività e proattività individuale con un obiettivo comune: un futuro più sostenibile, più open, più innovativo.

Laura Olivazzi -ilmegafono.org