Ancora una volta vi proponiamo qualcosa di frizzante ed originale per le vostre orecchie, qualcosa di insolito ma orecchiabile, un genere portato fino all’estremo delle sue possibilità. Questo è, infatti, quello che fanno gli Spiritsongs: prendere una base jazz e, sempre rimanendo all’interno di questo determinato genere, estendere le melodie e le armonie fino al limite delle possibilità che lo stesso genere offre.

Gli Spiritsongs sono un quartetto italo-statunitense, i cui membri sono uniti dalla passione per il jazz-core. Il jazz-core è di base esattamente come il jazz, fa seguire il ritmo col corpo senza che l’ascoltatore se ne accorga, è qualcosa che trascina sia il pubblico sia il musicista in preda al raptus di improvvisazione; il jazz-core, inoltre, unisce a tutto questo altri momenti in cui emergono in maniera palese le abilità tecniche degli esecutori, capaci di generare melodie virtuose ma comunque coinvolgenti, nonostante le rapide successioni di note e i ritmi spediti.

Gli Spiritsongs sono un po’ tutto questo, come dimostra il loro prodotto discografico “Live at Masada”, distribuito dalla nota etichetta italiana “Setola di Maiale”. Sostanzialmente, è la registrazione di una loro esibizione e conta soltanto sette tracce, ma non fatevi ingannare, perché il minutaggio è davvero ampio. Al suo interno c’è davvero tutto, ritmi esotici e afro, ritmi lenti e spediti, armonie dissonanti e lineari, tutti in salsa jazz.

Volendo fare una distinzione in base agli ascoltatori, per gli appassionati del genere trattato è un lavoro che non può per niente passare inosservato; quelli che invece non prediligono molto i ritmi jazz dovranno comunque ammettere che dentro la musica degli Spiritsongs la grandissima qualità sia innegabile.

Manuele Foti -ilmegafono.org