Un duo frizzante che amalgama sfumature, vibrazioni e colori di anni e anni di strimpellate ed eventi musicali, che comprime all’interno di un nuovo progetto sonoro una moltitudine di esperienze compositive, con l’obiettivo di emergere abbracciando (o magari stravolgendo) un sound con richiami molto patriottici, da nord a sud, unito a qualcosa di più originale e insolito.

La musica del duo La Rosta è tutto ciò che un ascoltatore vorrebbe sempre trovare quando accende la radio in macchina. Massimo Ice Ghiacci (bassista e compositore, da sempre nei Modena City Ramblers) e Marco Goran Ambrosi (chitarrista e compositore nei Nuju) hanno convogliato infatti, all’interno di questo loro nuovo progetto, delle sonorità che uniscono il genere del cantautorato nostrano a qualcosa che richiama lontanamente il buon vecchio rock, proposto sotto una luce molto soft, senza mai usarlo con eccessiva pesantezza.

Il pizzico di originalità, necessario per far scattare la curiosità e l’interesse del pubblico, proviene invece dalle numerose ombre melodiche e ritmiche che incombono sulle loro composizioni: dei richiami a generi come country, folk, new wave e altro ancora, come dimostrato nella loro ultima produzione discografica. Si intitola “Roba lieve”, ma in effetti di lieve, scontato o superfluo c’è ben poco. Anzi, questo album, composto da undici tracce e disponibile, dallo scorso 9 ottobre, nei vari store, è un lavoro che si colloca assolutamente tra quelli di elevata qualità, sia a livello compositivo sia di orecchiabilità.

“Roba lieve” è una tranquilla passeggiata, discutendo in modo quasi fanciullesco di cose più o meno profonde o di esperienze di vita, perdendosi ogni tanto in fantasticherie, ricordi o desideri. Un album per ogni occasione, da ascoltare e riascoltare.

Manuele Foti -ilmegafono.org