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Le parole sui rom sono offese all’intelligenza

Le parole sui rom sono offese all’intelligenza

Ormai è evidente il clima di terrore che ci stanno costruendo intorno. Una strategia basata esclusivamente sull’impulsività del ragionamento e non sulla logica. Proprio con l’arma che fu del Galileo dell’eppur si muove vogliamo provare a smontare, o per lo meno a mettere in discussione, questo atteggiamento che rischia di trasformarsi in criminale, ma che mai verrà processato. Allora di fronte alle menti sveglie che ci portiamo nella zucca, vediamo di analizzare oggettivamente il circo mediatico costruito intorno al tragico incidente di Roma.

La sera stessa del fatto, mentre i responsabili si erano dati alla macchia, da Lilli Gruber si parlava di rom. Non di sicurezza stradale. Non di limiti di velocità. Non dell’alcol alla guida. Dell’etnia dei responsabili. È come se, al primo infarto verificatosi, non si parlasse dei problemi cardiaci ma del giardino di casa della vittima.

Che si parli di emergenza collegata a un’etnia rom in seguito a un incidente stradale è assolutamente stupido. Nel significato più ampio possibile. Il collegamento tra i due eventi semplicemente non esiste, è illogico. E quest’offesa all’intelligenza viene ovviamente perpetrata alla ricerca di share e, in fondo, profitti. Ma non significa informare, non è un diritto dei cittadini il razzismo né un dovere propugnarlo, seppur velatamente.

In questo contesto di assurdi collegamenti fa ancora più specie che a trattare, comunque, del tema non siano esperti ma parlatori da talk show. Non sociologi, esperti del settore, assistenti sociali, ma politici che, immagino, avranno letto 20 minuti qualche articolo sul giornale di riferimento con due dati da citare giusto per far cinema. Valore aggiunto alla conoscenza? Zero.

Nemmeno alla coscienza, visto che non ha mai sentito nessuno parlare da amministratore della cosa pubblica, ma solo da ciarlatano di corte. Sinceramente, vi fareste mai curare qualcosa di serio da uno che dice “m’hanno detto che si fa così”? Sta succedendo esattamente lo stesso, nessuno ha una soluzione, un programma, un progetto per affrontare le situazioni, ma tutti, tutti, tutti, parlano. O straparlano.

Penna Bianca -ilmegafono.org

Autore

Penna Bianca

Collaboro con Il Megafono.org dalla sua creazione. Settentrionale d'adozione ma con lo spirito del Bianciardi, gucciniano convinto, ascoltatore di musica ma non praticante, opinionista quasi per caso provo a guardare il mondo con lo spirito critico e l'irriverenza che mi hanno insegnato i miei natali.

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