Condivisione fa rima con sviluppo sostenibile, le statistiche parlano chiaro. Secondo l’ultimo rapporto Istat sulla qualità dell’ambiente urbano, l’aumento di car sharing e servizi simili di mobilità sostenibile, a discapito delle automobili private, ha nettamente migliorato la qualità della vita e dell’aria che respiriamo. A confermarlo, la percentuale assai ridotta di polveri sottili presenti nell’atmosfera: rispetto al 2012, il numero di capoluoghi italiani in cui la soglia limite viene superata per più di 35 giorni è passato da 52 a 44. Inoltre, sempre nei capoluoghi e in generale nei centri abitati, stime rilevate lo scorso anno registrano una riduzione  del numero di veicoli a motore, con uno 0,9% in meno per le automobili e lo 0,6% in meno per i motocicli.

Mentre in tutta Italia generalmente cresce il numero dei veicoli di classe 4 o superiore, al Sud si verifica una spiacevole inversione di tendenza: solo il 42% delle auto e dei veicoli rispetta i parametri meno inquinanti, addirittura in Campania si è verificato un peggioramento sul fronte dei capoluoghi dall’aria quasi irrespirabile, passati da due a quattro nel giro di un anno. Ancora molta strada da fare dunque per il Meridione che non riesce a fare a meno di trasporti, per così dire, tradizionali.

Si registra un calo anche nell’utilizzo dei trasporti pubblici, un trend che apparentemente può sembrare negativo, ma la novità sta nella sempre più frequente propensione degli utenti alla mobilità sostenibile. Aumenta l’offerta di car sharing, letteralmente “condivisione d’auto” e del corrispettivo su due ruote, il bike sharing, soprattutto nelle città del Nord, con 23 centri urbani già lanciati nell’attività.  Su 116 capoluoghi, inoltre, 36 sono dotati di piste ciclabili per ben 34 km.

Alla vigilia del superesodo estivo, i dati riportati dall’Istat aprono a numerose nuove e buone prospettive in fatto di mobilità. Probabilmente il car sharing e tutti gli altri espedienti di mobilità sostenibile sono dirette conseguenze della crisi: ottimizzare costi e tempi è la soluzione ideale in periodi di tale indigenza. E forse il percorso virtuoso è stato finalmente imboccato.

Laura Olivazzi -ilmegafono.org