Questa settimana presentiamo i Go Koala con il loro album “Electric Skulls Radio”, distribuito da Alka Record. Per inquadrarli ci piace citare la stessa casa discografica che ci racconta la loro storia come segue: “Go koala è un progetto musicale che usa l’elettronica perché nessun componente del gruppo è in grado di suonare bene la chitarra. Nessuna band è dovuta morire affinché dalle proprie ceneri nascesse questo progetto”.

Siamo sul pop elettronico, piatto prelibato di questi tempi come i sushi All you can eat. Lucidate il jack delle cuffie che questa è roba buona. Quando l’elettronica sa esaltarsi e diventare eco di strumenti classici viene fuori qualcosa di veramente interessante. Waiting for è bellissima, con un sound che spinge e sa cogliere il ritmo giusto.

Don’t worry ci piace quando parte, appena un secondo dopo il ritornello che fa “please don’t worry if you don’t understand, please don’t worry it’s like grabbing sand ”. Il synth qui gioca con suoni quasi da cartone animato giapponese d’antan. Ha un bel grip anche Rain, con quella voce lontana. Non dite né pensate che a testi siamo messi male.

To reassure you  ha bisogno di una manciata di versi per spararvi in faccia: “Like the snow covers up all the forms/all the words to reassure you”. Il premio per il sound più interessante se lo aggiudica Wake me, che ci entusiasma a bestia.

Sbagliano pochissimo questi Go Koala. Sanno prendere l’ascoltatore. Ti scombussolano, ti emozionano, ti sbatacchiano per terra e avresti solo voglia che un altro centinaio di persone fosse con te sotto palco a cantare in inglese. Secondo me meritano. Decidete voi.

Penna Bianca -ilmegafono.org