Il Megafono cambia la grafica, ma non ha la minima intenzione di cambiare i contenuti. E infatti, anche in questo numero che inaugura il nostro nuovo e dinamico abito telematico, non tradiamo le attese dei nostri lettori, proponendovi ancora una volta una band tanto giovane quanto interessante: i Moseek.

Un progetto musicale che si può ritenere ancora agli albori e che col tempo si sta velocemente plasmando secondo un genere ben preciso. La loro formazione risale solamente al 2010 eppure, nel corso della loro seppur breve carriera, i Moseek hanno già conseguito moltissime esibizioni dal vivo, anche su palcoscenici esteri, ed esperienze in studio.

Le loro qualità musicali sono espresse secondo un genere molto particolare, che si basa principalmente su una sorta di electro-rock che sa tanto di sound da terzo millennio; è un genere musicale sicuramente originale, che attinge sì dall’elettronica, ma senza esagerare, garantendo all’ascoltatore momenti caotici ed altri, più sporadici, molto meditativi, tutto ciò senza sfociare nel new-wave, lasciando ampio spazio d’espressione sia ad una voce molto particolare e coinvolgente, sia ad un rock alternativo leggero.

Se la descrizione dei Moseek ha catturato il vostro interesse, allora non possiamo far altro che consigliarvi l’ultimo lavoro della band, il loro disco di ampia durata intitolato “Leaf”, uscito lo scorso 22 gennaio e composto da undici tracce inedite. Un’unione di energia, brio, momenti di caos, pacate riflessioni e, senza dubbio, tante buone qualità dalle quali attingere per il loro futuro musicale. Per ascoltare il loro primo singolo estratto, che prende il nome dall’album, vi reindirizziamo al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=kja-M4T-ekc.

Manuele Foti -ilmegafono.org