La cronaca più recente e lo stato di perenne emergenza in cui versano Napoli e la Campania intera rivelano chiaramente le condizioni di estrema precarietà ambientale che producono effetti disastrosi per la salute umana e sociale. Non c’è da stupirsi, dunque, se il capoluogo campano figura come una delle città meno vivibili del Paese stando all’ultimo Report “Ecosistema Urbano”, la ricerca condotta da Ambiente Italia, Legambiente e il Sole24ore presentata a Bologna.

Tra i quindici capoluoghi analizzati dall’indagine, Napoli si piazza all’undicesimo posto, seguita soltanto da Bari, Messina, Palermo e Catania, una graduatoria che vede il Sud come triste protagonista e fanalino di coda.

I parametri presi in considerazione, al di là dei fattori prettamente ambientali come la qualità dell’aria e la presenza di zone verdi, guardano anche al trasporto pubblico, settore nel quale il capoluogo campano si presenta più che carente. Nonostante i progressi sulla quantità di micro polveri nell’aria, la situazione dei trasporti continua a scricchiolare, tra ritardi, corse soppresse e traffico insostenibile. Stessi problemi per le isole pedonali e gli impianti di depurazione, mentre giungono segnali positivi dalla raccolta differenziata, che arriva al 21% con leggero miglioramento rispetto allo scorso anno.

Al primo posto della graduatoria troviamo Belluno, seguita da Trento, Bolzano, Verbania e Nuoro. Prima tra le grandi città si fa notare Venezia, vigile sulla laguna famosa in tutto il mondo, forte della quasi totale assenza di autoveicoli e motori tra i canali. In generale, tuttavia, sono i piccoli e medi centri a far bella figura, ma la classifica presenta lo stesso triste leitmotiv: scarsa propensione al miglioramento complessivo.

L’inquinamento atmosferico è il fantasma che aleggia su tutta la penisola, in particolare sui grandi centri della Pianura Padana. Poche città riescono a raggiungere una valutazione superiore alla sufficienza (60/100), ma basterebbero poche, efficaci mosse per essere promosse a punteggio pieno. Cominciando a rispettare le leggi, ad esempio.

Laura Olivazzi -ilmegafono.org