Sarebbe interessante poter ascoltare la conversazione a bordo dell’aereo del presidente boliviano Evo Morales. Il capitano invitato a scendere, la comunicazione al Presidente. Una roba tipo b-movie americano. Uno di quelli senza attori famosi, il presidente serio e responsabile, la moglie uscita da una pubblicità anni ’50, le due figlie piccole e sorridenti. Il presidente si allarma, la security pronuncia delle battute a effetto tra i volti preoccupati, la notte scura fuori dal finestrino, gli effetti speciali ridicoli. Questa volta il presidente non abita al 1600 di Pennsylvania Avenue, ma è un ex sindacalista e presiede la Bolivia. Chissà se nel b-movie, i difensori supremi dell’ordine mondiale ritrarrebbero Evo Morales con un turbante e la sua security come un branco di sbirri in stile contras, giusto per rendere più facile identificare il cattivo.

Siamo però sicuri che l’aereo del presidente, un capo di Stato, sia stato dirottato per il sospetto della presenza a bordo di Edward Snowden? Il regista ha sbagliato, non ha messo il cattivopiùcattivo a bordo dell’aereo a sorseggiare vini italiani e a ridersela alle spalle del colosso nordamericano. L’ennesima gaffe in politica estera, questa volta senza morti, per fortuna. Dopo il disastro afghano, quello iracheno, lo spirito cowboy degli yankees prende un’altra sonora cantonata.

Il presidente Morales minaccia di chiudere l’ambasciata USA in Bolivia e, onestamente, sembra il minimo dopo un tale fatto che ha tutto il sapore di un’offesa plateale. Chissà cosa avrebbero detto i leader europei se fosse accaduto a uno di loro. In effetti, se capita a un vecchio comunista contadino la cosa fa meno impressione. Bisognerebbe rivedere i nostri rapporti con la superpotenza e bisognerebbe che l’Europa rialzasse la testa, almeno per affermare la propria dignità e indipendenza rispetto ai presunti padroni del mondo. Il muro è caduto da un pezzo, è finito il tempo di fare la colonia dello zio d’America. I comunisti non fanno più paura e non mangiano neanche i bambini.

I signori col cappello texano possono continuare a mandare avanti l’attività di noleggio macchine assieme al loro “ragazzo” e alla moglie coi bigodini, senza bisogno di mettere a repentaglio l’incolumità di un capo di Stato. La scena ridicola perpetrata sui cieli austriaci dovrebbe far riflettere anche sulla capacità di un intero sistema di sicurezza e di intelligence di trovare uno dei loro che ne sta svelando i peggiori segreti. Snowden sicuramente sta dando molto fastidio a Washington; immaginatevi se parlassero i nostri ex agenti su Ustica o su Bologna. Di sicuro, però, gli americani così non possono andare avanti e il ministro Bonino dovrebbe farsi sentire, a meno di non voler continuare a essere l’avamposto USA sul Mediterraneo.

Penna Bianca  –ilmegafono.org