Lo scorso settembre si affacciava al campionato di Promozione la SSD Nuova Quarto Calcio per la Legalità. Un nome che ha tutto un programma. Sottratta pochi mesi prima alla longa manus della criminalità organizzata campana, la camorra. Nata dall’idea del pubblico ministero Antonello Ardituro, la squadra dilettantistica di Quarto, comune a pochi chilometri a nord di Napoli, ha viaggiato spedita nel corso della stagione appena conclusa.

Un modello in campo e fuori. Sì, perché il gruppo guidato da mister Ambrosetti in questo campionato non ha avuto il solo compito di tenere alti i colori della legalità e dell’anticamorra. Ha saputo dare insegnamenti agli avversari anche sul campo di gioco, aggiudicandosi la prima posizione nel campionato di Promozione e dunque il passaggio alla serie maggiore, l’Eccellenza.

Una vittoria che è frutto di un lavoro corale. Un cammino che non è stato privo di contorni spinosi e momenti difficili. Le minacce avrebbero potuto scoraggiare il gruppo. Far chiedere a qualcuno di andare via. Di essere ceduto. Di abbandonare. Di fuggire. Ciò non è avvenuto. La società, guidata dal presidente Luigi Cuomo, presidente anche di Sos Impresa, ha tenuto duro e ha dimostrato che, anche attraverso i principi etici, di legalità, si possono ottenere risultati e soddisfazioni.

In un Paese che ci abitua quotidianamente in tutte le sue sfaccettature ad un andazzo diverso e contrario, che nel suo stesso sport nazional popolare, il calcio appunto, rispecchia tutte le contraddizioni della società, e anche qualche d’una in più in certi casi, questa favola divenuta storia, atto ormai concreto a neanche un anno di vita, è di certo una speranza per tante altre realtà che perseguono gli stessi obiettivi.

Nel prossimo campionato di Eccellenza tifate per la SSD Nuova Quarto Calcio per la Legalità.

Ciro Oliviero –ilmegafono.org