Come per la classica e per il jazz, anche del blues non ci si stancherebbe mai. Perché il blues è libertà d’espressione emotiva e musicale, perché con la sua eleganza e controllata stravaganza riesce a coinvolgere attivamente nella performance dei musicisti ogni tipo di pubblico. Sarà il suo ritmo ripetitivo, sarà il suo sound dissonante e talvolta sincopato, ma il blues non passa mai di moda. Ed esattamente come si ripresentano ricorsivamente i giri d’armonica in una classica melodia di “blue note”, anche nella nostra penisola il blues viene spesso, ma forse troppo silenziosamente, riproposto, e i Bobby Soul & Blind Bonobos ne rappresentano una delle realtà più belle.

I nostri musicisti, esperti nel genere e con molti anni di attività, hanno convogliato i loro gusti musicali insieme alla loro predisposizione verso sound di stampo afro-americano, aggiungendoci alcuni particolari che ne garantiscono un bel marchio d’originalità, riuscendo così ad instaurare una collaborazione artistica di grande successo. Infatti, i nostri bluesman vantano moltissime apparizioni dal vivo in giro per il nostro paese e, in base a quanto abbiamo avuto piacere di ascoltare dai loro lavori, il pubblico non ne è potuto che rimanere soddisfatto. È proprio da uno di questi live, precisamente il “Live at Mag Mell”, che è scaturito il loro nuovo album.

Un ottimo album in cui, nonostante una orchestrazione pressoché standard per il genere (principalmente chitarra, basso, percussioni e armonica), si evidenziano le grandi qualità musicali e il perfetto adattamento al genere, sia della parte vocale sia della strumentazione. Il disco è composto da 14 tracce in cui si alternano alcune cover di celebri canzoni riadattate acusticamente, come Freedom o Personal Jesus, ad altre tratte da altri lavori discografici di Bobby Soul. Un album che è diretta conseguenza di un genere, il blues, il quale riesce a discernere dai gusti musicali di ognuno di noi e risulterà in ogni caso di gradevole ascolto.

Manuele Foti –ilmegafono.org