Ormai basta un semplice click per poter essere catapultati nel mondo della musica; non serve vivere i grandi centri musicali o le grandi metropoli per subire i suoi influssi. Le sue vibrazioni arrivano lontano, anche nelle quiete serate delle cittadine di provincia, dove prendono forma i musicisti del futuro. Per questo numero spostiamoci più in giù, nell’ingiustamente bistrattato sud-Italia, dove tra le terre pugliesi i Railway and Dogs stanno plasmando il loro stile. Una vita tra le sale di registrazione di Gioia del Colle (BA) e dintorni, tra un evento e l’altro per proporre le loro canzoni, i Railway and Dogs hanno riscosso molto successo nelle loro zone tramite alcune piccole produzioni discografiche.

Ma dopo circa otto anni di gavetta i membri della band hanno capito che era giunto il momento di fare sul serio. Così, lo scorso marzo hanno pubblicato il loro primo album, che prende il titolo proprio dal nome del gruppo (come di rito per gli album d’esordio): un prodotto composto da 11 tracce sviluppate e inserite in modo tale da conferirgli una solida struttura, alternata da momenti energici e travolgenti ad altri quasi riflessivi. 

Nel complesso, il genere trattato, salvo qualche temporaneo deragliamento musicale, segue i binari dello stile rock (un ottimo rock, da non confondere con quello che ci si sforza di attribuire a numerose band odierne): è un rock con riff potenti e ritmi molto coinvolgenti, accompagnati da una gran prima voce; insomma, stiamo parlando di un rock d’altri tempi e che certamente fa piacere quando viene riproposto, soprattutto quando sono band emergenti a farlo. Ad essere piacevole, oltre che il genere trattato, è la qualità delle composizioni dei R&D, nelle quali non viene trascurato né l’aspetto melodico né quello tecnico. 

Ci troviamo dunque di fronte ad un album interessante, scaturito dalla voglia di fare musica divertendosi, esibendo sensazioni e sentimenti talvolta con ironia, altre con un po’ più di riflessività, altre ancora lasciando sfogo all’energia travolgente che trasmette la musica stessa. Di certo un album di ottima qualità per l’esordio su ampia scala dei Railway and Dogs.

Manuele Foti –ilmegafono.org