Questa settimana, per voi, un’altra band italiana che si discosta dai generi trattati e prediletti dalla nostra società, un altro esempio di come la nostra musica stia cambiando, prendendo spunto da stili compositivi esteri e lontani dalla nostra attuale cultura. Parliamo dei Cosmic Box. Arrivano direttamente da Ferrara con un rock frizzante di stampo britannico, un punto di giunzione tra i REM e i Sex Pistols, una musica che, con l’aggiunta anche di un pizzico di pop, propone continuamente grande grinta ed energia senza eccedere con gli effetti e le sonorità.

Lo dimostra il loro ultimo lavoro, risalente a due anni fa ormai e pubblicato dalla Alkarecord, intitolato “Not better…Simply different”, con il quale la band emiliana si è conquistata i primi riflettori importanti; l’album, seppur composto da sole 5 tracce, è un ottimo preludio a quella che speriamo possa essere una ottima carriera musicale. Ogni inedito rispecchia la loro vena artistica: un rock pieno di adrenalina spinto dai ritmi di una batteria instancabile, con riff di chitarra distorti ma non eccessivamente pesanti, con assoli strumentali tecnicamente validi.

Infine, la voce sempre grintosa che dimostra buone qualità, ricordando saltuariamente e con i dovuti paragoni, quella del celebre Chris Martin, leader dei Coldplay, soprattutto quando è accompagnata dai cori, dall’effetto d’eco e naturalmente da un’opportuna base musicale (come nel caso di Closer-From a distance). Nel resto del disco, il paragone viene meno a causa di una musica, e conseguentemente di una voce, più aggressiva, come nelle altre 4 canzoni: The violet dress, Bugs, When the outside look in  e Pirates

La valutazione complessiva del lavoro, e quindi più in generale dei Cosmic Box, è certamente buona, ma il giudizio dovrà essere rimandato ed accertato su un lavoro più vasto, in cui si potranno alternare con più frequenza le sonorità e i ritmi, per appurare la versatilità compositiva della band. Attendiamo dunque con ansia il loro prossimo album.

Manuele Foti -ilmegafono.org