Questa settimana vi presento in breve un sito che spero vi incuriosirà e spingerà ad approfondire. Vorrei parlarvi di Lalibela, una località che si trova in Etiopia a circa 2700 metri sul livello del mare. Già cristiana dal IV secolo dopo Cristo, questa città, prima di chiamarsi Lalibela, era l’antica Roha, di cui si narra nella Bibbia per le imprese della regina di Saba.

Questo luogo conserva un antico sito religioso e archeologico cristiano. Si tratta di un luogo incredibile, denso di storia. Sembra un misto tra un sacro monte (dell’argomento abbiamo parlato qualche settimana fa) e le affascinanti tombe scavate nella roccia a Petra, in Giordania. Il sito consta, infatti, di un circuito di 11 chiese realizzate durante il nostro Medioevo, intorno all’XII secolo, e durante il governo dell’imperatore di Etiopia Gebre Mesquel. Egli veniva anche chiamato lalibela, che significa “le api riconoscono la sua sovranità”.

In suo onore l’antica Roha divenne allora Lalibela. L’imperatore era nato in questa città e probabilmente per questo motivo, dopo un lungo viaggio nel nord dell’Africa e in Europa, arricchì la sua città natale di quello che aveva potuto vedere nelle terre lontane. Niente di eccezionalmente straordinario se non fosse che queste architetture sono state realizzate senza malte ne legno ma, come a Petra, sono scavate interamente nella roccia e connesse tra loro da cunicoli sotterranei.

Le chiese non sono realizzate solo scavando pareti di roccia ma anche il suolo. Sono un messaggio per Dio. Dall’alto Lui può vedere distintamente la croce greca della chiesa, come nell’immagine sotto questo articolo. Questo luogo era una meta di pellegrinaggio alternativa alla vera Gerusalemme durante il periodo di dominazione Musulmana della terra Santa e portò immense ricchezze a Lalibela. Un luogo incredibilmente suggestivo che ti lascia sperare di riuscire un giorno a visitarlo e apprezzarne ancora meglio la storia.

Angelo De Grande -ilmegafono.org

Lalibela, con la sua croce greca, vista dall’alto.