VeiveCura è un progetto musicale nato nel 2010, rappresentato dalle esperienze di alcuni giovani artisti che, col passare degli anni, stanno strutturando sempre meglio la loro dimensione sonora. Questa dimensione è qualcosa di difficilmente tangibile, che si raggiunge solo scavando nel profondo dell’animo, dove risiede la vera quiete.

Il genere scelto dai VeiveCura è il dream pop che, in parole spicciole e più comprensibili, si legge come pop-rock o post-punk, in cui la vera novità è rappresentata da abbondanti suoni elettronici, riverberati o carichi di delay. Il tutto crea un clima onirico, astratto, etereo; alla mente arrivano suoni che trasmettono (quasi sempre) un senso di sollievo, di pacato e controllato caos, in uno spazio infinito di cui non si riesce a stabilire con sicura certezza l’origine o la forma.

Nello stile dei VeiveCura, ci permettiamo di aggiungere, vi si trova anche qualcosa di più sperimentale, nel senso rock del termine; quel tipo di impasto di suoni crudi che prova a preludere alla musica dei prossimi decenni. Se quanto detto finora ha stuzzicato il vostro interesse, potrete accogliere solo con piacere l’uscita (appena avvenuta, il 27 gennaio) di “ME+1”, l’ultima fatica prodotta in sala di registrazione dai VeiveCura e distribuita dall’etichetta “Rocketta Records”.

Un album di spessore, di sicuro interesse, sia per il genere trattato, che lascia ampio spazio alla fantasia compositiva, sia per la versatilità delle tracce, le quali spaziano molto in termini ritmici e anche, seppur in misura minore, per sonorità. “ME+1” è un album molto variegato, un soave intreccio di suoni che dipinge una quadro sereno e disteso, con qualche spennellata poco razionale che gli conferisce quel necessario accenno di vitalità e che mira, durante tutte le 12 tracce, a scrutare nella parte interiore dell’ascoltatore, tirandone fuori la parte più riflessiva.

Per ascoltare il singolo estratto Too Late clicca qui

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “ME+1”.