I Vaio Aspis nascono a Vicenza nel 2008 come band alternative metal sui generis, sperimentando anche il grunge più estremo, crossover di post-rock e l’hard/alternative rock. Dal 23 gennaio scorso, in tutti i negozi digitali è disponibile il loro album “Radica”, distribuito e promosso da (R)esisto e formato da 9 brani di stampo alternative rock, tra cui il singolo estratto, Sotto ricatto, in rotazione su radio e TV (clicca qui per guardare il video ufficiale).

Se siete stanchi anche voi di “bombe, promesse, inganni” come i Vaio Aspis urlano in Con il tempo il cane impara a sentire l’odore di rabbia, se anche il “vostro nuovo giorno” è una folle rincorsa, nella costante paura del crollo di un’instabile armonia, esplodete insieme al suono duro e maturo delle loro canzoni.

La band vicentina parte dalla considerazione che, nonostante tutta la confusione che attanaglia e spaventa, bisogna trovare la propria strada e capire che il caos genera vita. Prendete allora le vostre incertezze e le vostre paure e addentratevi in quest’album, in questi quaranta minuti di musica diretta e sofferta, sostenuta da un riffing aggressivo pur mitigato dalla melodia della tradizione rock italiana.

Da buoni segugi i Vaio Aspis riconosceranno l’odore della vostra rabbia e vi regaleranno un delirio perfetto, un fiume in piena che vi travolgerà (Violenza di strada). Questa musica ridesterà la vostra coscienza sopita con sirene apocalittiche e vi convincerà ad alzare la testa, a smettere di guardare ciascuno il proprio angolo di verità (Il giorno muore all’alba).

Il segreto è smettere di essere costantemente “sotto ricatto”, di essere alla ricerca di ciò che non si potrà mai divenire, decidendo piuttosto di diventare uomini integri contro il nulla che avanza con la promessa di un’alba. I Vaio Aspis ci ricordano che ora il futuro è di chi resta sveglio e lotta. Le loro canzoni sono figlie indirette dei giorni che viviamo: i testi, racconti quotidiani di gente comune, operai, immigrati, sono cantati con dissacrazione dalla band, che fa della coscienza civile un proprio indelebile emblema. 

Non resta, dunque, che unirsi a questa lotta e non fermare questo ritmo incalzante!

FrankaZappa –ilmegafono.org