I Cieli di Turner sono una band molto giovane, sia per anno di formazione che per l’età dei suoi componenti (Francesco Tordo, basso, sintetizzatori e voce, 25 anni; Edoardo Montagnoli, chitarra e seconda voce, 20 anni; Alessandro Agneletti, batteria, 20 anni). Dopo essersi formato nell’estate del 2013, questo gruppo proveniente dall’Umbria nasce però ufficialmente a settembre 2014. I Cieli di Turner prendono il nome dall’abilità del pittore britannico J.M.W. Turner di stupire con i suoi paesaggi intrisi di luminosa spiritualità. L’EP intitolato “Adele” è la loro opera prima e come ogni opera prima merita di essere ascoltata e capita.

I testi, popolati da pittori come Monet, Cezanne, Renoir, sono intelligenti e ricchi di immagini forti. Il trio cerca forse, proprio come gli impressionisti, di descrivere sensazioni che si allontanino dall’individuo e scrutino la realtà come se essa fosse un gioco di luce su una tela, continuamente mutevole e ricca di sfumature.

In Adele (ascolta qui), brano che dà il titolo all’EP, la loro origine di cover band dei Verdena è più che mai visibile, ma è sorretta da una buona dose di maturità e sana cattiveria rock. Ma è nelle canzoni Maggio (clicca qui) e Non mi serve niente (ascolta qui) che essi esprimono al meglio le loro potenzialità, con basso, batteria, chitarre e sintetizzatori che si mescolano in una melodia davvero riuscita, senza togliere spazio alla bellezza e maturità dei testi. Le altre due tracce che compongono l’Ep sono Aidi (clicca qui), ispirata a “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, romanzo di Enrico Brizzi, e infine Non mi spiego mai perché (ascolta qui).

Hanno l’età giusta per sperimentare e cercare la loro migliore espressione arrivando a promuovere qualcosa che dia sempre maggiore voce a quella ruvidità un po’ grunge che pare caratterizzarli. Ci auguriamo che queste siano soltanto le prime pennellate e che i Cieli di Turner non corrano “solo da fermo”, ma che anzi facciano davvero tanta strada!

FrankaZappa –ilmegafono.org