Prendete la musica nella sua essenza più vera, avrà la faccia di una bimba che gioca con la chitarra e la voce. Prendete una tela e datele colore. Prendete le parole e fatele diventare ora testo musicale, ora teatro, ora fiaba di bimbo. In tutte queste forme e in tutte queste vesti incontrerete Maria Pierantoni Giua, o semplicemente Giua. Un’artista che ha iniziato da bambina e ha deciso di crescere continuando a fare girotondi talvolta con elefanti, altre volte con grandi interpreti della musica, altre ancora col suo primo maestro di chitarra. Una cantautrice completa che vive la musica e l’arte come fossero un gioco o un amore.

Conosciuta dai più per essersi esibita sul palco di Sanremo, nel 2008, con la canzone Tanto Non Vengo, si è raccontata prima da sola nell’album “Giua” e poi insieme al suo maestro, il chitarrista Armando Corsi, nell’album “TrE -Totem e tabù”, composto da due cd: il primo con 15 straordinari nuovi brani scritti da entrambi e il secondo con sette cover interpretate magistralmente. Grazie a Giua si ritorna all’essenza fatta di voce e chitarra, di favole musicali e canti popolari. Una voce intensa ed evocativa, armonica e profonda.

L’arte con questa bravissima artista ligure prende gli odori e i sapori del mare. Delle volte, forse, in questo andirivieni di linguaggi e di onde si ha paura o bisogno di affogarci! Ma con questa paura da Gru di palude, Giua scopre di riuscire a nuotare, sempre (“E sogno l’onda alta che mi sommerge e sogno senza respirare, non mi avevi detto proprio niente non mi avevi detto che so nuotare”).

La sua versatilità la porta anche a teatro, con uno spettacolo dal titolo “L’arte (h)a peso: per ridare peso all’arte”, sempre insieme ad Armando Corsi e allo scrittore Pier Mario Giovannone. Ma non è tutto. La sensibilità di questa artista raffinata ed eclettica la porta anche a rivolgersi al mondo dei bambini, ai quali insegna a giocare con musica e fantasia grazie al libro musicale “Girotondo Di Elefanti”, nato dalla collaborazione di Pier Mario Giovannone, Giua e La Banda Osiris.

Infine, Giua volge il suo sguardo alla parte più vecchia e povera di Genova: infatti, fa parte dei membri che hanno dato vita al coro della Maddalena, un coro nato nel cuore della città vecchia, nel nome dell’integrazione che, come lei stessa dichiara, diventa “un’occasione di incontro e conoscenza tra persone che vivono gli stessi vicoli ma provengono da paesi e contesti sociali e culturali incredibilmente diversi”. Forse la sua infinita capacità di spaziare tra vari ambiti, ci insegna quanto il segreto sia proprio girare in tondo mano nella mano cantando e scoprendosi così diversi, così ricchi di sogni e così ugualmente umani. E allora, se non la conoscete ancora, vi consigliamo di rimediare al più presto. Ne resterete piacevolmente colpiti.

FrankaZappa –il megafono.org