La consulta ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale, non tutta ma in due punti, quelli sottoposti appunto al vaglio di costituzionalità. Per il momento la decisione non ha effetti giuridici, ciò sino a quando non saranno depositate le motivazioni e la sentenza. L’Italia piomba in una situazione tra il grottesco e l’inquietante, con una vera e propria bomba fatta esplodere sotto l’esecutivo dai Guy Fawkes posti a tutela della Costituzione. Eppure, perdindirindina, servono 8 anni per capire che una legge (e non una presa a caso, che so, una normetta per intenderci), quella elettorale, non sia conforme alla nostra Carta Fondamentale?

Incostituzionale in due punti: premio di maggioranza e impossibilità di esprimere la preferenza. Proprio i punti tra i più discussi durante ogni elezione. Insomma 8 anni, 3 esecutivi potenzialmente incostituzionali. La tempistica con la quale ci si rende conto della realtà in questo Paese lascia una volta di più perplessi. Questo anche alla luce delle amene dichiarazioni del firmatario della legge elettorale, tal (ex ministro) Calderoli, che la definì, all’indomani della sua approvazione, “una porcata”. Una meraviglia che ci portiamo dietro da quasi un decennio, che da egual tempo bistrattiamo e che intanto resta lì, comoda a essere il tramite tra cittadini e loro rappresentanti.

Spero solo che i giornalisti esteri non si prendano la briga di tradurre e leggere le notizie sul tema. Sarebbe un duro colpo alla nostra già vacillante credibilità. Intanto è capitato di ricordare questo titolo de ilSole24Ore: “Letta: entro ottobre andrà approvata nuova legge elettorale” (leggi qui). Il senno di poi è una scienza esatta, pure in questo caso. Anche due mesi fa, come oggi, una legge elettorale non la voleva nessuno dei partecipanti al nostro singolare governo, per autotutelarsi dagli avvoltoi che aleggiavano e aleggiano sulla loro testa. Adesso diventeranno interessanti gli scenari futuri.

Partendo dal presupposto che una nuova legge elettorale serve e al più presto sicuramente e il governo comincia già a vacillare. Nessuno vuole e può andare a votare con questa legge, ormai è chiarissimo. Ed è anche chiaro che non si può più tentennare troppo. Uno degli scenari possibili, sulla scorta di quanto sostiene Piero Sansonetti sulle colonne de Gli Altri (leggi l’articolo), è che Renzi ne approfitti per far cadere l’esecutivo.

Anche il Caimano, rintanato nella grotta, potrebbe sortir fuori con una idea simile. Insomma, il vecchio pisano ha dei bei grattacapi e con lui il presidente della Repubblica, che pur è stato eletto da un parlamento vacillante. Comunque non temete, il centrodestra attacca una legge che aveva approvato, e da oggi sarà solo la solita guerra di dichiarazioni cui siamo abituati. Del doman non v’è certezza, salvo eccezioni. 

Penna Bianca  –ilmegafono.org