Nella speranza che abbiate passato delle piacevolissime giornate durante le vacanze di Pasqua e che siate finalmente felici di rientrare a lavoro vi proponiamo oggi un tema che vi spingerà probabilmente ad intraprendere un nuovo viaggio alla scoperta del disegno e dell’arte contemporanea, nella culla più rinomata della cultura europea: Parigi. Sto parlando del Salon du dessin contemporain DRAWING NOW Paris, quest’anno sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera a Parigi, che si svolgerà la settimana prossima, dall’11 al 14 aprile, al Carrousel du Louvre. Questo salone è, in realtà una fiera d’arte contemporanea esclusivamente dedicata al disegno, che, ormai da sette anni, costituisce un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati del settore.

85 gallerie sono state selezionate da un comitato indipendente composto da personalità del mondo dell’arte e riunito da Philippe Piguet, direttore artistico della manifestazione. Un programma di tavole rotonde permetterà di dibattere sulle questioni che riguardano il disegno contemporaneo. Inoltre, ogni giorno, un artista differente svelerà al pubblico le diverse tecniche del disegno contemporaneo.

Infine, il premio DRAWING NOW metterà in rilievo il lavoro di un artista e della sua galleria, ricevendo un riconoscimento di 5000 euro (grazie al Fonds pour le dessin contemporain soutenu par SOFERiM). Manifestazione unica per gli amanti del disegno, forma d’arte “madre” dalla quale discendono tutte le altre. Il disegno da sempre affascina gli artisti,  ma sono i collezionisti che ne esaltano il valore artistico al di là di quello meramente progettuale.

In realtà, il disegno non appartiene a nessuna forma di creazione in particolare, è il mezzo d’espressione comune a tutti i creativi e non segue delle regole specifiche che ne dettino la tecnica ma è vettore di un pensiero, come la scrittura, parla il linguaggio degli occhi e dell’anima. Il disegno è diffuso in tutte le culture ed è un linguaggio universale compreso da tutti i popoli e in tutte le epoche. Leon Battista Alberti ne parlava come “opera d’ingegno”, Leonardo da Vinci come “discorso mentale”, e Cennino Cennini come “il fondamento dell’arte”. E questo, nel mondo digitale, non è ancora cambiato.

http://www.drawingnowparis.com/

Angelo De Grande -ilmegafono.org