Questa settimana vorrei mettervi al corrente di una scoperta. Non si tratta dell’acqua calda ma quasi. Si tratta di una donna la cui vita, quasi secolare, in un angolo sperduto del mondo, Martinville, nello Stato del Mississippi (USA), ha influenzato l’arte a livello globale. Massima esponente dell’arte popolare, Mary Tillman Smith è stata per me una vera e propria epifania.

Scoprire che questa donna, nata nel 1904 da una famiglia di contadini, abbia influenzato un genio come Basquiat e ne sia stata ammirata, sapere che visse tutta la sua vita in condizioni di povertà estrema, chiusa nel suo mondo ovattato (soffriva di un deficit auditivo) e che la sua unica forma di espressione “esterna” furono le sue opere, i suoi dipinti, realizzati su materiali di recupero, come rottami, tavole di compensato e onduline metalliche, mi angoscia e mi rende felice allo stesso tempo.

Come sapere che questa donna, ultima vera artista (consapevole o no non importa) non riconosciuta in vita, abbia “creato” ai margini della società ufficiale e sia morta in estrema povertà per poi essere riconosciuta e quotata da quella stessa società nel mercato ufficiale.

Quest’artista è morta nel 1995, assistita dal terzo marito, l’unico che le diede un figlio e le costruì la baracca dove passò gli ultimi anni della sua vita, e che oggi è stata smembrata (sarebbe stata da tutelare come “giardino d’artista”).

La sua pittura estremamente violenta e diretta impatta duramente con la sensibilità dell’osservatore, inoculando una profonda sensazione di sofferenza, un grido muto che squarcia lo spirito. I suoi colori e le sue forme sono in bilico tra il sacro e il profano e sfruttano un’iconografia probabilmente derivata dalle immagini dei santi della sua silenziosa giovinezza e dalle credenze dei suoi avi.

Io l’ho scoperta per caso alla galleria Christian Berst di Parigi, dove le sue opere resteranno fino al 2 marzo di quest’anno, ma il suo blues pittorico, il suo grido silenzioso ma squarciante resteranno con me per sempre.

http://www.christianberst.com/fr/78-exposition-mary-t-smith

http://www.christianberst.com/catalogues/catalogue_mary_smith/index.html

http://www.christianberst.com/fr/FICHIERS/EXPOSITIONS/78/Communique_de_presse_Smith.pdf

 Angelo De Grande -ilmegafono.org