In pieno clima elettorale, tra primarie, candidati e battibecchi televisivi, c’è chi ha pensato di gettare uno sguardo anche sul versante ambientale. Il FAI (Fondo Ambientale Italiano) propone una singolare iniziativa. Fino al 28 gennaio tutti i cittadini, visitando il sito www.primariedellacultura.it, potranno votare i programmi politici di ciascuna coalizione presentatasi alle imminenti elezioni, prestando particolare attenzione alle politiche ambientali e alla salvaguardia dei beni culturali. I risultati delle scelte, raccolti on-line, saranno poi inoltrati ai partiti in corsa.

Un esempio di politica attiva e partecipata con il solo scopo di tutelare non soltanto l’ecosistema, ma anche il patrimonio culturale troppo spesso trascurato. La proposta delle “Primarie per la cultura” proviene dai giovani del FAI, consapevoli che il nostro paese vive di cultura, ha bisogno di diffondere e sensibilizzare il cittadino all’educazione ambientale, necessita di un’iniezione di fiducia verso le istituzioni e gli organi politici. Quale metodo migliore per adempiere questi obiettivi se non il diretto coinvolgimento della cittadinanza?

L’iniziativa spera di lanciare in ogni caso un messaggio importante ai futuri vertici del nostro prossimo governo. I parametri di valutazione e i temi principali delle votazioni spaziano dalla scelta dell’ente al quale destinare il denaro pubblico, alle politiche per lo sviluppo del turismo, passando per le norme per regolamentare le emissioni nocive nell’aria e lo sfruttamento eccessivo dei suoli.

Attenzione puntata anche sulla valorizzazione dei centri storici cittadini, vittime di svuotamenti e sciacallaggi e alla richiesta di aumentare le ore di Storia dell’Arte ed Educazione Ambientale all’interno delle scuole. 

Con le Primarie della Cultura il cittadino diventa protagonista nel suo ambiente per respirare finalmente aria nuova, pulita, innovativa.

Laura Olivazzi-ilmegafono.org