L’estate 2011 si è appena conclusa e ci lasciamo alle spalle tanti successi musicali che ci hanno accompagnato durante un viaggio, durante una serata tra amici o semplicemente in spiaggia sotto l’ombrellone. Molti di voi avranno sicuramente ascoltato Every teardrop is a waterfall dei Coldplay: una canzone che, col suo ritmo e con le tante sfumature musicali, è stata una delle più ascoltate durante la stagione estiva e ha rappresentato il ritorno in classifica della band.

I Coldplay sono un gruppo formatosi nel 1997 che predilige il genere dell’alternative rock. La band britannica è formata da Chris Martin alla voce e tastiere, Jonny Buckland alla chitarra, Guy Berryman al basso e Will Champion alla batteria. Il loro periodo di attività rispetto ad altre band può essere considerato breve, ma la loro creatività musicale è stata, ed è tutt’ora, molto intensa. A prova di questo citiamo il singolo recentemente uscito: Paradise. Tale brano rappresenta musicalmente un’altra prova di bravura compositiva e, insieme a Every teardrop is a waterfall, è il preludio all’uscita del quinto album della band.

Avendo ascoltato già due estratti di quest’album possiamo attenderci l’ennesimo successo dei Coldplay, che già hanno raccolto tanti consensi a livello internazionale coi precedenti quattro album. Il nuovo disco uscirà il 24 ottobre 2011: sarà intitolato “Mylo Xyloto” e dovrebbe comprendere una tracklist di 14 canzoni, tutte composte nel loro Beehive (in italiano “alveare”), il loro studio di registrazione situato in una chiesa sconsacrata a Londra, luogo fantasioso quasi quanto il titolo del nuovo album.

Il segreto di tanto successo? Forse la versatilità verso qualunque musica e strumentazione che possa rientrare nel loro genere. I loro brani a volte sono delle lente ballate moderne (come Fix you, che ha toccato nel profondo l’animo di milioni di persone), a volte possiedono ritmi tendenzialmente orientali (Life in Technicolor II), a volte puramente europei e rievocativi delle band del passato; in altre canzoni troviamo invece melodie più semplici ed astratte ma efficaci (Speed of sound oppure Talk), talvolta mettendo in evidenza il pianoforte, altre la chitarra e cercando di far rendere al massimo (ed è forse questo l’elemento più importante) la particolare e soave voce di Chris Martin.

Inoltre è doveroso segnalare un uso appropriato, forse come nessun altra band al mondo, dei vari sintetizzatori musicali: in molti brani questi ultimi conferiscono originalità musicale e anche quel pizzico di commercialità che è sempre necessario affinché ci siano pure buoni incassi per le aziende discografiche. Tuttavia queste decorazioni elettroniche passano in secondo piano quando alla base c’è un’indubbia genialità musicale e compositiva; genialità sicuramente presente anche in “Mylo Xyloto” che troveremo nei vari negozi di dischi tra poco più di un mese.

Manuele Foti -ilmegafono.org