A rischio chiusura il museo della Liberazione di Roma e il Museo Napoleonico. Questi i primi due nomi che cominciano a circolare nelle sovrintendenze. Il Comune di Roma ha deciso di chiudere quei musei che non hanno un afflusso elevato e di aprirli solo su prenotazione. Nei nostri precedenti articoli avevamo espresso la nostra preoccupazione riguardo al rischio di aprire musei come quello della Memoria Garibaldina, inaugurato in occasione dei festeggiamenti dell′Unità d’Italia, e i primi tristi risultati di questa politica gestionale cominciano a farsi vedere.

Roma, la Capitale, in pratica dichiara bancarotta agli occhi del mondo. Dopo il crollo di Pompei e la cessione del Colosseo a Della Valle, quest′altra manovra economica dimostra che in Italia il denaro è finito, soprattutto per i beni culturali. Speriamo che l′Unesco, impegnata nella protezione di numerosissimi siti di interesse artistico in Italia, intervenga al più presto per salvare il nostro patrimonio culturale da una gestione non adeguata.

I quadri e i reperti nei musei sono tutelati, ma non lo sono altrettanto quelli nei magazzini degli stessi che rappresentano il tesoro nascosto d′Italia. Più dei due terzi delle opere d′arte italiane si trovano infatti a marcire nei magazzini dei musei. Ma non solo i musei: altri istituti meno frequentati dalle masse, già da anni, lamentano gravi mancanze. I documenti d′archivio, in cui è scritta la storia del nostro paese, sono malconservati in quasi tutti gli archivi storici italiani e quelli che necessitano di restauro restano in attesa per mesi o per anni a causa di problemi di budget.

E invece di tutelare, restaurare e rendere fruibile il patrimonio artistico che ci contraddistingue apriamo musei alla memoria per celebrare un′Italia in fallimento. Certo è ancora troppo presto per chiudere il museo della Memoria Garibaldina aperto pochi mesi fa, ma siamo sicuri che di questo passo la sua fine è vicina. La situazione è drammatica, una situazione paragonabile all′alluvione di Firenze, ma diffusa e celata in tutta la penisola. Un diluvio di indifferenza e di mala politica che sembra non aver fine. Allarme!

Angelo De Grande -ilmegafono.org